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MINORENNI AL LAVORO

Dott.ssa Cindy Martine Grasso • 12 maggio 2019

Cosa succede quando assumiamo un minorenne?

Vi è mai capitato di assumere un giovane, in procinto di compiere i 18 anni...o un tirocinante ancora minorenne? E avete fatto tutto quanto c'era da fare? siete sicuri? Se ne dubitate leggete le prossime righe...potreste evitare sanzioni pesanti!! Mi ha fatto riflettere su quest'aspetto un amico, meccanico e titolare di una piccola officina che ha preso sé un giovane ragazzo...ancora minorenne.

Premetto da subito che parlando di "minori" mi riferisco a ragazzi e ragazze con meno di 18 anni ma, comunque, in età lavorativa e che la questine non ha nulla a che vedere con la manodopera infantile, che è tutt'altro...
In Italia l’età minima per iniziare il lavoro è fissata al termine del periodo di istruzione obbligatoria e in ogni caso non prima dei 15 anni,

Secondo la nostra legge principe, il Dlgs 810/08, ogni azienda, e quindi ogni Datore di lavoro, deve occuparsi della tutela di tutti i lavoratori, soprattutto delle categorie di lavoratori di minore età . Infatti, l'art . 28 del Decreto quando parla dell'obbligo di valutare i rischi presenti in azienda, per la sicurezza e per la salute dei lavoratori in relazione alla natura dell'attività svolta, precisa compresi quelli connessi alle differenze di genere, all' età...

Per i minori infatti si deve considerare dei limiti alla capacità di lavoro in relazione sia all’ età sia alle modalità di impiego, limiti che richiedono un livello più elevato di tutela della salute dei lavoratori minorenni.

Nel nostro paese poi, è la Legge 17 ottobre 1967, n. 977 che determina la "T utela del lavoro dei bambini e degli adolescenti".

Al di là, infatti della valutazione dei rischi, è lo stesso art. 7 della legge n. 977/1967 che determina che il Datore di Lavoro, prima di adibire i minori al lavoro e in occasione del verificarsi di qualsivoglia modifica rilevante delle condizioni di lavoro, deve effettuare la valutazione dei rischi con riguardo, in particolare:

a) allo sviluppo non ancora completo, alla mancanza di esperienza e di consapevolezza nei riguardi dei rischi lavorativi, esistenti o possibili, in relazione all'età;

b) alle attrezzature ed alla sistemazione del luogo e del posto di lavoro;

c) alla natura, grado e durata di esposizione agli agenti chimici, biologici e fisici;

d) alla movimentazione manuale dei carichi;

e) alla sistemazione, alla scelta, alla utilizzazione ed alla manipolazione delle attrezzature di lavoro e, segnatamente degli agenti, macchine, apparecchi e strumenti;

f) alla pianificazione dei processi di lavoro e dello svolgimento del lavoro e della loro interazione sull'organizzazione generale;

g) alla situazione della formazione e dell'informazione dei minori.

Il datore di lavoro, inoltre deve fornire le informazioni di cui all'art. 36 (Informazione ai lavoratori) del D. Lgs. 81/2008 anche ai genitori (o ai titolari della potestà genitoriale).

Ai sensi dell’art. 6 della legge n. 977/1967 è vietato adibire gli adolescenti alle lavorazioni, ai processi ed ai lavori indicati nell'Allegato I della legge, allegato che elenca tutte le lavorazioni, i processi ed i lavori distinguendo tra esposizioni ad agenti chimici, fisici e biologici.

In particolare riguardo ai singoli agenti di rischio il Ministero del lavoro ha fatto alcune precisazioni:

a) rumore : il divieto di esposizione a rumore è conseguenza della dalla valutazione dei rischi e scatta a partire da un livello di 80 dbA. L In caso di esposizione media giornaliera degli adolescenti al rumore superiore a 80 decibel LEP-d (livello di esposizione quotidiana) il Datore di Lavoro - fermo restando l'obbligo di ridurre al minimo i rischi derivanti dall'esposizione al rumore mediante misure tecniche, organizzative e procedurali - deve fornire ai minori i mezzi individuali di protezione dell'udito ed una adeguata formazione all'uso degli stessi;

b) agenti chimici : fermo restando il divieto assoluto di esposizione agli agenti etichettati come molto tossici, tossici, corrosivi, esplosivi ed estremamente infiammabili, per gli agenti nocivi ed irritanti il divieto vige solo per quelli etichettati con le frasi di rischio riportate nell'Allegato 1. Ad esempio, tra gli agenti irritanti sono vietati solo quelli sensibilizzanti per inalazione o per contatto cutaneo. Per tutti gli agenti sopra considerati il divieto vige indipendentemente dalle quantità presenti nell'ambiente di lavoro. Se il divieto è riferito solo ad alcune fasi del processo produttivo, lo stesso si riferisce a tali specifiche fasi e non all'attività nel suo complesso. Ad esempio, il divieto di lavoro nei magazzini frigoriferi riguarda solo l'accesso a tali luoghi e non l'attività nel suo complesso (supermarket, magazzini ortofrutticoli, ecc.). Si indica anche che l’art. 6 della legge 977/1967 prevede la possibilità di derogare al divieto di adibire ai lavori indicati nell'Allegato I, per scopi didattici e di formazione professionale.

Altri aspetti importanti relativi al rapporto tra azienda e lavoro minorile:

- riferimento normativo : la Legge 977/67, il D.Lgs. 345/99 e il D.Lgs. 262/00 relativi alla protezione dei giovani sul lavoro;

- obbligo : il datore di lavoro, prima di assumere il minore, deve effettuare una specifica Valutazione del rischio legata alla mansione svolta dal minore, in funzione delle attitudini e dello sviluppo psico-fisico dello stesso. Inoltre deve verificare l’idoneità sanitaria alla mansione;

- mantenimento : le visite mediche atte a garantire la sorveglianza sanitaria dovranno essere svolte con la periodicità indicata dal medico Competente;

- comunicazioni : il datore di lavoro deve comunicare ai genitori del minore (o a chi esercita le potestà genitoriali) e al minore stesso l’avvenuta valutazione dei rischi e gli esiti della stessa in rapporto alle mansioni che verranno svolte dal minore, nonché gli esiti delle visite di sorveglianza sanitaria.

Nuovo titolo

SICUREZZA & SALUTE

Autore: Dott.ssa Cindy Martine Grasso 4 febbraio 2025
Stesura della domanda
Autore: Dott.ssa Cindy Martine Grasso 22 gennaio 2025
Quest’oggi diamo il benvenuto presso i Poliambulatori Fleming® Tecna® alla dott.ssa Gloria Plebani , Medico Chirurgo specialista in Medicina del Lavoro, Agopuntura e Tecniche Correlate, alla quale abbiamo posto alcune domande per conoscerla meglio. Spesso i pazienti ci chiedono consigli in merito a possibili terapie e trattamenti, soprattutto per problematiche muscolo-scheletriche come, ad esempio, il comune “mal di schiena”. Lei cosa suggerirebbe? L’Agopuntura, un trattamento terapeutico strettamente legato alla Medicina Tradizionale Cinese (MTC) al quale mi sono approcciata inizialmente come paziente. Spinta dall’interesse, ho successivamente frequentato il corso triennale in Agopuntura e Tecniche Correlate della Scuola Superiore di Agopuntura di Brescia (U.M.A.B) appartenente alla Federazione Italiana delle Società di Agopuntura (F.I.S.A). Ho avuto così modo di scoprire le potenzialità di questa disciplina medica antica che cura il “malato” attraverso un approccio olistico. Quali tipo di malattie è possibile trattare attraverso l’agopuntura? L’ agopuntura, attraverso l’inserimento di aghi sottili in specifici punti del corpo, riequilibra il flusso energetico e promuove la guarigione; è un ottimo strumento terapeutico per il controllo del dolore senza impiego di farmaci e senza effetti collaterali. Consente la cura di numerose affezioni come dolori osteoarticolari di varia natura, patologie ginecologiche e gastroenterologiche, problemi neurologici, psicologici, disturbi del sonno e molto altro. In cosa consiste il percorso clinico-terapeutico? Innanzitutto, in un primo esame medico con compilazione di una cartella sanitaria specifica e una prima seduta di agopuntura; i successivi trattamenti vengono concordati con i pazienti e generalmente sono a cadenza settimanale. Ci sono altre tecniche che possono essere associate al trattamento con agopuntura? Sì, possono essere associate la coppettazione: applicazione di “coppette” sulla pelle per migliorare la circolazione energetica e sanguigna nei tessuti e la moxibustione: coni o bastoncini di artemisia che vengono illuminati e utilizzati per riscaldare i punti del corpo e alleviare una varietà di condizioni.
Autore: Dott.ssa Cindy Martine Grasso 14 gennaio 2025
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Autore: Dott.ssa Cindy Martine Grasso 7 gennaio 2025
Valutazione dei rischi da movimentazione manuale dei carichi
Autore: Dott.ssa Cindy Martine Grasso 5 dicembre 2024
L’ EcoColorDoppler TSA è un esame ecografico non invasivo con cui si analizzano struttura e funzionalità di arterie che portano il sangue al cervello per la diagnosi di eventi cerebrovascolari e di malattie neurologiche. E’ considerato un valido strumento di screening per pazienti con fattori di rischio per malattie cardiovascolari. L’ EcoColorDoppler TSA, o EcoColorDoppler dei tronchi sovraortici è un esame diagnostico non invasivo utilizzato per valutare la presenza di alterazioni del flusso causate dalla presenza di restringimen ti ( stenosi ) e/o occlusioni delle arterie che nascono dall’arco aortico quali carotidi, succlavie e vertebrali. Esame essenziale per la prevenzione di malattie cerebrovascolari quali l’ictus in Pazienti a rischio. Questa ecografia, grazie alla tecnica color doppler, permette di visualizzare la morfologia dei v asi e misurare in tempo reale la velocità e la direzione del flusso sanguigno. Si tratta di un'indagine non invasiva, che non prevede alcuna preparazione da parte del paziente e priva di controindicazioni. A cosa serve? L’EcoColorDoppler TSA consente di controll are lo stato dei vasi sanguigni che portano il sangue al cervello. L’esame può inoltre valutare l’ispessimento medio intimale, cioè un aumento dello spessore della parete delle arterie (IMT), elemento correlato alla malattia aterosclerotica, e rilevare la presenza di eventuali placche aterosclerotiche che restringono il lume dell’arteria (stenosi), trombosi o aneurismi (ovvero dilatazioni anomale e permanenti della parete di un vaso sanguigno). Quali patologie rileva EcoColorDoppler dei tronchi sovraortici? L’EcoColorDoppler TSA è importante per la diagnosi di malattie cerebrovascolari, come ictus cerebrali e attacchi ischemici transitori (TIA) oltre che malattie neurologiche degenerative. Le indicazioni principali per cui è richiesto l’EcoColorDoppler TSA sono: Ictus cerebrale ; Episodi ischemici transitori (TIA) ; episodi temporanei di deficit neurologici che si risolvono entro 24 ore quali: disturbi visivi o cecità di un occhio (amaurosi), paralisi improvvisa di un lato del corpo (emisindrome sensitiva o motoria), difficoltà del linguaggio (afasia o disartria), vertigini o perdita dell'equilibrio, perdita di coscienza (lipotimia); Sintomi di insufficienza vertebro-basilare : disturbi visivi , vertigini, instabilità, perdita di equilibrio, lipotimie; Sintomi come cefalea , vertigini , parestesie ; Malattie degenerative come la malattia di Alzheimer . È raccomandato anche come esame di screening, generalmente dopo i 50 anni, in presenza di fattori di rischio cardiovascolare quali: ipertensione arteriosa ipercolesterolemia diabete o besità malattia coronarica fumo È indica to anche nei pazienti giovani con storia familiare di malattie cerebrovascolari o malattie cardiache . Presso i Poliambulatori Fleming Tecna è possibile prenotare ecografie con rilascio di referto immediato.
Autore: Dott.ssa Cindy Martine Grasso 26 novembre 2024
Ai sensi dell'Art. 26-bis legge 132/2018
Autore: Dott.ssa Cindy Martine Grasso 20 novembre 2024
Ci si dovrebbe rivolgere all’endocrinologo tutte le volte in cui si avverte qualcosa che fa pensare ad un’alterazione delle funzioni dell’organismo o quando si avvertono cambiamenti nel ritmo del sonno/veglia o dei cambiamenti che interessano la sete, la forza muscolare, le variazioni del peso corporeo e la sessualità. Cosa cura l'endocrinologo Le patologie in particolare curate e trattate dall’endocrinologo sono: le malattie della tiroide quali noduli tiroidei, ipertiroidismo, ipotiroidismo, tiroiditi acute e croniche; le malattie delle paratiroidei quali iperparatiroidismo ed ipoparatiroidismo le malattie della ghiandola ipofisaria , come diabete insipido centrale, insufficienza surrenalica secondaria, ipogonadismo ipogonadotropo le malattie delle ghiandole surrenali , come il morbo di Addison, gli adenomi surrenalici e la malattia di Cushing; le malattie del pancreas, come il diabete di tipo 1 e 2; le malattie dell’apparato riproduttivo maschile , come la disfunzione erettile, l’ipogonadismo, l’infertilità e i disturbi dell’eiaculazione; le patologie dell’apparato riproduttivo femminile, come la sindrome dell’ovaio policistico, le amenorree, le complicazioni della menopausa e la galattorrea. Presso i Poliambulatori Fleming Tecna è possibile prenotare un appuntamento con il nostro endocrinologo dott. Dott. Filippo Maffezzoni.
Autore: Dott.ssa Cindy Martine Grasso 20 novembre 2024
L’ ecografia doppler è un esame particolare, che viene utilizzato per lo studio anatomico e funzionale del cuore e dei vasi sanguigni. Si parla anche di eco-color-doppler, poiché oltre alla tipica tonalità di grigi dell’ecografia classica, si utilizzano anche il colore rosso per evidenziare un flusso di tipo arterioso, e il colore blu per il flusso di tipo venoso. Questa nuova metodica ha rivoluzionato la diagnostica delle malattie cardiache e vascolari, permettendo di rilevare e soprattutto monitorare nel tempo diverse patologie. Vediamone le principali. A livello vascolare è possibile valutare la presenza di: Stenosi da placca aterosclerotica : spesso si studiano le carotidi a livello cervicale, poiché la presenza di placca a questo livello è un fattore di rischio elevato di futuro ictus o emorragia cerebrale. Trombi o emboli : a carico soprattutto di strutture venose, come quelle degli arti inferiori in caso di varici, immobilizzazione prolungata ed altri fattori di rischio. La presenza di trombi a livello del distretto venoso profondo degli arti inferiori è ad alto rischio per embolia polmonare . Aneurismi: presenza di dilatazione anomala del lume delle arterie. Nella maggior parte dei casi si presenta a livello dell’ aorta , vicino alla sua biforcazione pelvica. A livello cardiaco l’eco può rilevare: Insufficienza cardiaca di vario grado: il sangue non riesce ad essere pompato adeguatamente. Stenosi o insufficienza delle valvole : mitrale e tricuspide, aortica e polmonare. Dimensioni di cuore e aorta prossimale. Masse cardiache : mixoma atriale, tumori, trombi a livello atriale.. Versamento pericardico : presenza di liquido (trasudato o essudato) all’interno della cavità pericardica che circonda il cuore.  Presso i Poliambulatori Fleming Tecna è possibile prenotare ecografie con rilascio di referto immediato.
Autore: Dott.ssa Cindy Martine Grasso 11 novembre 2024
La dipendenza affettiva è un fenomeno complesso che nasce dalla sfera inconscia del soggetto, influenzando le sue relazioni in modo profondo. Non si tratta di un semplice attaccamento, ma di una vera e propria simbiosi dove la persona con tendenza alla dipendenza percepisce l’altro come essenziale per la propria esistenza e il proprio benessere. Che si tratti di un partner, un familiare o un amico, questa figura diventa il centro della vita emotiva, portando il soggetto a sacrificare la propria individualità per paura del distacco. Questa rinuncia costante ai propri bisogni e ambizioni genera frustrazione, ansia e un senso di vuoto che si manifestano con sintomi psicologici come depressione, ansia e perdita della propria identità. In queste relazioni, spesso disfunzionali, la persona dipendente sviluppa atteggiamenti di controllo, gelosia e paura del tradimento. Questi comportamenti esasperano la relazione e creano un circolo vizioso, dove la sofferenza si autoalimenta e il distacco diventa ancora più minaccioso. La terapia psicoanalitica affronta la dipendenza affettiva esplorandone le radici profonde, aiutando il paziente a comprendere le fantasie e i desideri inconsci che la nutrono. Attraverso questo percorso, la persona può riscoprire il proprio valore e costruire un’identità più autonoma e stabile, lontana dalla fusione o dal bisogno di controllo dell’altro. Questo percorso è pensato per chiunque, uomini e donne adulti o adolescenti, si riconosca nelle dinamiche della dipendenza affettiva e desideri vivere relazioni più equilibrate e libere. È particolarmente indicato per chi sente di sacrificare la propria identità o si trova imprigionato in un legame che limita il proprio benessere. Il percorso terapeutico, di durata variabile, si articola in sedute individuali, con cadenza settimana o bimensile, durante le quali si utilizza il metodo psicoanalitico per esplorare le radici profonde della dipendenza e promuovere la costruzione di una nuova consapevolezza di sé. Attraverso il percorso terapeutico, il paziente viene guidato a sviluppare autonomia emotiva e a instaurare legami più appaganti e sani. Presso i Poliambulatori Fleming Tecna è possibile prenotare un appuntamento con il nostro psicoterapeuta dott. Raffaele Landolfi.
Autore: Dott.ssa Cindy Martine Grasso 6 novembre 2024
Redazione del documento relativo alla definizione del piano di emergenza
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