Esporsi al primo sole, scoprendo finalmente la pelle, è uno dei piaceri di questa stagione, ma attenzione a non sottovalutare i primi raggi. La Dott.ssa Laura Pavoni, dermatologa dei Poliambulatori Fleming Tecna avverte: bisogna sempre proteggere la pelle, anche quando è nuvoloso.
Il sole è finalmente arrivato e anche non volendo, passeggiando per la città o al parco con i bambini, siamo esposti ai suoi raggi. Ma è proprio questa stagione ad essere insidiosa per la nostra pelle perché le temperature più basse rispetto a quelle estive fanno percepire il sole meno diretto. Inoltre l’epidermide, più pallida dopo l’inverno è più vulnerabile e così - ci ha spiegato l’esperta - corriamo il rischio di scottarci. Come dobbiamo prepararci al primo sole allora? “È bene proteggersi con il filtro solare adeguato per il proprio fototipo, persino quando è nuvoloso. Poi molto dipende dall’ora in cui usciamo all’aria aperta. L’effetto dannoso degli UV è ridotto al mattino fino alle 10 e al pomeriggio dopo le 18, per cui anche senza applicare filtri solari, ci si può esporre per 10 minuti al giorno stimolando la produzione di vitamina D”. Inoltre, consiglia la Dott.ssa Pavoni, “l’effetto della protezione si può migliorare grazie a integratori solari specifici, che vanno assunti almeno un mese prima della fotoesposizione e proseguiti per tutto il periodo estivo. Così la nostra pelle sarà protetta e sana e la tintarella… salva”.
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