QUANDO PORTARE UN BAMBINO DAL NEUROPSICHIATRA INFANTILE
Come ci ha spiegato il Dott. Giovanni Allibrio, Neuropsichiatra infantile dei Poliambulatori Fleming Tecna di Brescia, “disabilità intellettiva, disturbo da deficit di attenzione e iperattività, autismo infantile, disturbi dello sviluppo psicologico ma anche disturbi di apprendimento e del linguaggio sono solo alcune delle patologie trattate dal neuropsichiatra infantile. I segnali che dovrebbero destare preoccupazione nei genitori sono da individuarsi quando i bambini non mangiano, non dormono, fanno fatica ad addormentarsi o ad allontanarsi da casa”.

Il neuropsichiatra infantile ambulatoriale si occupa tra l’altro di cefalee dell'età evolutiva, disturbi del comportamento alimentare, depressione nell'infanzia e nell'adolescenza, disturbi ossessivi, disturbi della personalità nell'infanzia e nell'adolescenza, disturbi del comportamento, dell'emotività e del funzionamento sociale.
“Spesso i comportamenti dei figli – ha continuato il Dott. Giovanni Allibrio – allarmano i genitori anche se ci si ritrova di fronte a situazioni normali dell’età evolutiva del bambino. Sicuramente un campanello d’allarme è l’intensità e la durata dei sintomi. Reazioni emotive negative ad eventi dolorosi come la morte di una persona cara sono normali e fisiologiche e non richiedono alcun intervento anche se causano tristezza nel bambino. Se invece le emozioni espresse sono intense, ad esempio il bimbo lamenta malessere, piange spesso, non vuole andare a scuola, si rifiuta di socializzare con i suoi pari, allora può essere necessario richiedere un consulto con uno specialista”.
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